Raffinate bottiglie da regalo

Dic 2, 2018

Champagne, spumante, etichette pregiate, insolite, poco conosciute. Per Natale il vino può diventare un dono molto gradito, se scelto con cura

Una bottiglia di vino è un regalo sempre gradito, purché sia scelta con cura e abbia qualcosa di un po’ particolare. E’ importante che la scelta cada su un’etichetta pregiata, insolita e dotata di una spiccata personalità. Devono essere vini stravaganti, prodotti poco conosciuti o di antica tradizione. Naturalmente non possono mancare gli spumanti, tipici vini natalizi. Per non cadere in scelte scontate, tuttavia si può pensare a vini particolarmente aromatici e fruttati da bere come aperitivo o con raffinati piatti di pesce. Tra i rossi, invece, i più adatti a un regalo sono i vini impegnativi, di forte struttura, corposi e saporiti che si accompagnano a carni rosse o selvaggina o, addirittura, sfidano un accostamento molto difficile, quello con il cioccolato.

La bottiglia da regalare deve essere rigorosamente pregiata e di altissima qualità

Volendo cominciare dai bianchi, se si desidera far dono di una produzione ricca di profumi e dotata di buon corpo, si può scegliere l’Alto Adige Gewurztraminer Nussbauemerhof Terminum 2001 Cantina Produttori Termeno. Si trattaa di un vino color giallo paglia intenso, con riflessi dorati. E’ dotato di profumi che ricordano la pesca, il licci, gli agrumi e ancora la rosa, la ginestra, il sambuco e le erbe aromatiche. Il sapore è fragrante, con ricordi di fiore. E’ particolarmente adatto ad accompagnare i salumi altoatesini che sono spesso affumicati, ma anche il pesce cucinato con le spezie.

Tra i vini profumati troviamo un bianco ampio e strutturato come il Conte della Vipera 1999 Antinori, prodotto in Umbria con uve Sauvignon Blanc e una piccola percentuale di Chardonnay. E’ un vino elegante, morbido, ricco di profumi con fondo aromatico. L’ideale è stapparlo con filetto di rombo al forno oppure con frutti di mare nobili quali ostriche, tartufi e capesante.

In alternativa il Castel del Monte Pietrabianca 2000 Tormaresca, maturato in barrique e, pertanto strutturato e ricco. E’ un vino paglierino con riflessi verdini, definito da sentori di pesca, mela matura e da note vanigliate comunicate dalle piccole botti. Possiede sapore secco, sapido e persistente e si accosta a pesce cucinato al cartoccio o servito con salse cremose.

Nel repertorio dei vini natalizi, poi, non possono mancare gli spumanti a partire dall’elegante Franciacorta Gran Cuvè Satèn Bellavista, con ricordi di lieviti e frutta secca, sapore fresco, armonico da servire come aperitivo o da abbinare ad antipasti di pesce.

Solci’s Rosè Spumante Solci, grazie al Pinot nero che scorre nelle sue vene, possiede profumi di piccoli frutti e buona struttura. E’ da provare con salumi nobili come prosciutto crudo o culatello, oppure piatti di carne bianca.

E per chi ama soprattutto i rossi’ E’ bene regalare uno strutturato, tipico e concentrato Alto Adige Lagrein Riserva Castel Ringberg 1999 Elena Walch. Si tratta di un vino importante, corposo, decisamente intenso, adatto ad accompagnare piatti come il capriolo con salsa ai mirtilli rossi o filetto di manzo in salsa al vino rosso.

Tra gli altri rossi, un supertuscan nato da uve Cabernet e Merlot  e affinato in barrique è Petra Toscana Igt Petra, dal colore rubino cupo, tendente al granato, con profumi floreali, speziati e sapore pieno, caldo armonico. Da provare abbinato al cinghiale con i funghi oppure con la ormai leggendaria bistecca alla fiorentina.

Un vino particolare e prezioso è quello che si può abbinare al sapore deciso del cioccolato.

Un vino innovativo, molto ricco e Harmonium 1999 Sicilia Igt  Firriato, prodotto con uve Nero d’Avola, pregiato vitigno autoctono che genera vini oggi molto alla moda. Il colore è profondo, possiede profumo di frutta matura e di cacao. Il suo sapore è potente, di notevole struttura sostenuto da 15 gradi alcolici.

Non vanno trascurati i vini da dessert ossia da formaggi e dolci. Proporrei il Collio Picolit 1998 Furlan Castelcosa, bianco suadente frutto della tradizione friulana, profumato di miele e di fiori. Si abbina a formaggi erborinati, a dessert gentili e biscotteria.

Per finire un’etichetta particolare, per accontentare chi cerca un vino da abbinare al cioccolato. Tra i due sapori non esiste un buon rapporto e sono poche le etichette che possono soddisfare pienamente se abbinate al gusto deciso del cacao. Tra queste c’è il Barolo Chinato Cappellano. Si tratta di un Barolo, arricchito di alcol aromatizzato da una miscela di ingredienti (erbe, spezie e altro) la cui formula è segreta. Si tratta di un rosso antico, dotato di 18 gradi alcolici da servire a fine pasto. Accompagna il cioccolato e, di conseguenza tutti i dolci della cioccolateria, come torte o frutta al cioccolato. In alternativa si può servire anche come digestivo. Un regalo che molti intenditori golosi possono apprezzare.

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