Sul crinale che separa gioia e dispiacere

Set 28, 2021

In attesa degli amici, apparecchio la tavola, preferisco trovino tutto pronto senza stare a perdere preziosi momenti insieme trasportando piatti e posate. Bene, tutto a posto, non manca nulla.

Salvo loro, che telefonano: sono in ritardo. Che fare? Come occupare quella mezz’ora? E se rinunciassi a metterla a frutto? Resto seduta li dove sono. Mi fermo a guardare le quinte del giardino al tramonto, la luce che trascolora tra le insenature delle montagne. È già più tersa, in queste giornate di fine estate. Mi godo un momento meraviglioso. Quanta ricchezza nel mantenersi inattivi, attenti a quanto accade intorno. A starsene fermi si svela una vita furtiva. I fiori appena smossi dal vento, un frusciare di foglie degli alberi. È bello sentirsi parte del mondo e guardare, semplicemente guardare intravedendo il carminio delle dalie spento nel verde crepuscolare, la pennellata violacea di un racemo di glicine comparso fuori stagione. Una brezza leggera ispira una danza al seme piumoso di un tarassaco cresciuto indisturbato tra le foglie dell’iris e l’edera. Mi accorgo di trovarmi alla frontiera tra il rumore dell’inorganico -il lontano rombo ansimante della strada attutito dalle siepi – e un ultimo frinire dei grilli. Due mondi sonori, ma anche die tempi – uno dal sapore arcaico, l’altro sguaiatamente nuovo – distinti e misteriosi nel loro fronteggiarsi.

Mi ha regalato un supplemento di felicità questa sosta forzata. Avrei potuto prendermela con il contrattempo: vi ho riconosciuto invece un’occasione. Siamo noi a scegliere, volta per volta, cosa fare di quanto è dato Rallegrarsene oppure prendersela dipende dall’abilità di mantenersi in equilibrio sul sottile crinale che separa le scelte dalle imposizioni. Là dove può anche aprirsi uno spiraglio di libera contemplazione nell’ora forse più bella del giorno, sospesa tra il buio e la luce.

Articoli correlati

Profumo d’inverno

Profumo d’inverno

Nel cuore dell’inverno, dopo la neve, la pioggia e il grigio arrivano all’improvviso certe giornate meravigliose, illuminate da un sole che non scalda ma disegna ombre e profili magici. Se il freddo è secco e l’aria tersa viene voglia di uscire. Ricordo il profumo,...

leggi tutto
Ritratti di crisantemi

Ritratti di crisantemi

Perché i fiori? Perché rendono visibile lo scorrere del tempo, soprattutto quando sono in bilico fra lo splendore della piena fioritura e la malinconia della decadenza. Che rivela sempre una straordinaria bellezza. La natura compie sempre la sua opera con armonia e...

leggi tutto
Ottobre, primo mese di… primavera

Ottobre, primo mese di… primavera

Ho l’impressione che questo ottobre sarà come l’anno scorso. Un’estate torrida, temperature infuocate per un lasso di tempo infinito hanno stremato alberi e cespugli. E’ stato interessante, gironzolando in giardino, prendere nota di chi se l’è cavata. La magnolia ha...

leggi tutto
Profumo d’inverno

Profumo d’inverno

Nel cuore dell’inverno, dopo la neve, la pioggia e il grigio arrivano all’improvviso certe giornate meravigliose, illuminate da un sole che non scalda ma disegna ombre e profili magici. Se il freddo è secco e l’aria tersa viene voglia di uscire. Ricordo il profumo,...

leggi tutto
Ritratti di crisantemi

Ritratti di crisantemi

Perché i fiori? Perché rendono visibile lo scorrere del tempo, soprattutto quando sono in bilico fra lo splendore della piena fioritura e la malinconia della decadenza. Che rivela sempre una straordinaria bellezza. La natura compie sempre la sua opera con armonia e...

leggi tutto
Profumo d’inverno

Profumo d’inverno

Nel cuore dell’inverno, dopo la neve, la pioggia e il grigio arrivano all’improvviso certe giornate meravigliose, illuminate da un sole che non scalda ma disegna ombre e profili magici. Se il freddo è secco e l’aria tersa viene voglia di uscire. Ricordo il profumo,...

leggi tutto